Comprai il mio primo sex toy circa 15 anni fa, ben prima della nascita del mio primo figliolo. E devo ammettere che mi cambiò la vita molto più della nascita di quest’ultimo. Non voglio sembrarvi eccessiva, ma fu davvero amore a prima vista. Lo ricordo ancora adesso: era un affare a tre punte, un dildo a palline, di un terribile color viola fluo, in TPE. Un oggetto poco elegante a vedersi, ma molto efficace a usarsi. Passai in sua compagnia tutto il primo pomeriggio, stregata e distratta dalle infinite sensazioni differenti che riuscivo a cavarne.

Da allora divenni una strenua sostenitrice dell’importanza di usare anche dei sex toys nella vita sessuale, sia essa individuale o di coppia. E non sono la sola se quello che dicono le statistiche è vero (il 28% delle donne italiane dichiara di possedere e utilizzare abitualmente i sex toys. Lo stesso dichiara il 60% delle donne americane, il 49% delle inglesi e il al 46% delle tedesche, stando a quanto ha rivelato Idealola piattaforma internazionale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali).

Credo che più o meno tutti noi abbiamo avuto voglia, una volta nella vita, di sporcarci un poco e il sesso è un ottimo modo per farlo, divertendosi in compagnia di una persona speciale. Se per farlo poi utilizziamo anche un giocattolo sexy, possiamo essere sicuri che il divertimento è assicurato.

Ma se per noi adulti, liberi e consenzienti, sporcarsi è una cosa che non lascia conseguenze, soprattutto se lo si fa in compagnia di una persona fidata, per un sex toys essere sporco è un vero problema: le infezioni batteriche e la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili sono tutt’altro che sexy e le cure sono spesso lunghe e richiedono un cambiamento delle nostre abitudini sessuali, a iniziare dall’astinenza, necessaria per evitare il contagio dell’infezione nella fase acuta.

 

Non tutti però sanno come fare e quali passi seguire per avere sempre dei giocattoli sani e puliti: prendersi cura di un vibratore, di un dildo o di uno qualsiasi dei nostri giocattoli è infatti qualcosina di più articolato che lavarli nel lavandino con un po’ di detersivo per piatti e acqua calda: occorre infatti tenere presente il materiale del tuo giocattolo, se ha un motore, se vibra o ruota, se ha curve o scanalature, e così via.

Un’altra cosa da considerare quando si scelgono i metodi di pulizia è se si stanno usando sostanze chimiche che sono sicure per il proprio corpo, oltre che per l’oggetto in sè. Dopo tutto, i giocattoli sessuali entrano in intimo contatto con noi stessi e con i nostri partner – quindi non vogliamo usare agenti detergenti, come i prodotti chimici aggressivi, che sappiamo che potrebbero causare danni fisici.

La vita, questa malattia sessualmente trasmissibile.
(Edward Bellamy)
L’unica che ha senso, aggiungo io!

Non voglio seminare terrore psicologico, ma voglio farvi capire che usare o conservare un giocattolo sporco è qualcosa di pericoloso. E che lavarlo dopo un po’ non è come lavarlo subito, un po’ come per i piatti. Avete presente?

Se a questo punto vi è passata la voglia di avere un vibratore prima ancora di iniziare a godere, non preoccupatevi: si può fare. Si può vere un vibratore, divertirsi a usarlo e non prendersi nulla, basta sapere come fare. Ma per questo ci siamo noi!

Innanzi tutto mettetevi in testa che conoscere i rischi è metà della partita.

Quindi adesso fatevi un favore e prendetevi il tempo per leggere questo articolo: alla fine avrete le idee più chiare e nessun timore di acquistarne uno.

 

Perché puliamo i nostri giocattoli sessuali

I batteri che possono colonizzare un sex toy sono parecchi e tutto piuttosto fastidiosi. Non è detto che vegano per forza da qualcun altro, quindi prevedete di igienizzare il sex toy anche dopo un uso in solitaria! Questo perché questi batteri possono essere presenti anche su di noi, ad esempio sulle mani non perfettamente lavate o sugli indumenti che ci stiamo togliendo. Fortunatamente, non essendo noi persone immunodepresse, siamo perfettamente in grado di contrastare senza conseguenze tutti quei contatti fortuiti e leggeri che abbiamo. Quello che invece dobbiamo assolutamente evitare è la proliferazione batterica sopra i nostri oggetti, perché risulterebbe non più gestibile autonomamente dal nostro corpo.

Giusto perché sappiate di cosa stiamo parlando, questi sono i batteri contro cui stiamo combattendo:

  • Escherichia coli
  • Staphylococcus aureus
  • Streptococcus sp.
  • Gardnerella vaginalis
  • Lactobacillus acidophilus
  • Candida albicans

Sono responsabili di diversi tipi di patologie, alcune delle quali facilmente risolvibili tramite un antibiotico (è il caso ad esempio di una infezione urinaria), altre più noiose e con potenziali conseguenze a medio e lungo termine anche gravi (per esempio la possibilità di uno shock tossico da stafilococco con conseguenze mortali è reale).

Questi batteri possono crescere su tutti i tipi di giocattoli, indipendentemente dalla loro forma, funzione o materiale. Sia che la tua vibrazione o il tuo dildo siano fatti di silicone, vetro, plastica o gomma gelatinosa, questi batteri amano farne una casa.

 


Voglio che sia chiara una cosa:

non esiste materiale che sia esente dalla raccolta di batteri nocivi!


 

Quando pulirli

Ora, lo sappiamo tutti che appena avuto un orgasmo coi fiocchi gli occhi non stanno aperti e l’istinto è di lasciarsi andare a un bel sonnellino ristoratore.

Lo dice la scienza, che consiglia l’orgasmo e l’eiaculazione come rimedio naturale contro l’insonnia, grazie alla liberazione di sostanze come l’ossitocina e la serotonina che il corpo produce durante il piacere (quindi, ragazze, se non vi viene sonno dopo aver fatto l’amore, vuol dire che non state godendo quanto potreste e soprattutto quando il vostro corpo merita! Vi tocca cambiare qualcosa: o tecnica usata o amante…).

Sfortunatamente però abbandonare un sex toy a se stesso dopo averlo usato, senza ripulirlo subito è una gran cavolata. Ciò che spesso avviene in questi casi è la formazione di un biofilm, cioè un ecosistema di batteri, che si estende sull’intero giocattolo e specialmente negli angoli difficili da raggiungere e nelle fessure. Questo biofilm rende il giocattolo ancora più difficile da pulire accuratamente tra un uso e l’altro ti rende vulnerabile alle infezioni batteriche anche con metodi di pulizia comuni.

Insomma, se appena finito di usare, potrebbe quasi bastare una passata di sapone con acqua calda, se lo abbandonate lì per un po’ e pensate di lavarlo prima dell’uso successivo, sappiate che dovrete fregare e strofinare di più, usando prodotti più aggressivi, più a lungo.

 

Di cosa è fatto il tuo vibratore preferito?

La prima cosa da sapere e considerare è il tipo di materiale con cui è fatto il vostro oggetto perché da ciò ne deriva la porosità: i giocattoli porosi, come quelli fatti di plastica e gomma gelatinosa, assorbono più facilmente i batteri, rendendoli più difficili da pulire, mentre i giocattoli non porosi, come quelli in silicone, vetro o acciaio inossidabile, non assorbono i batteri oltre la superficie.

Per questo motivo, i giocattoli non porosi sono solitamente più sicuri da usare e più igienici.

Se il vostro giocattolo è fatto in materiale poroso, il mio consiglio spassionato è di usare un preservativo per mantenerlo pulito, specialmente se stai condividendo il giocattolo con qualcuno.

Se invece non siete sicur* di cosa sia fatto il vostro giocattolo, verificatelo: potete controllare sulla confezione, se ancora la avete oppure fare una ricerca su Google, digitando il nome del prodotto. Altrimenti finite per non disinfettarlo a dovere o per rovinarlo nel tentativo di farlo con prodotti non compatibili o troppo aggressivi.

 

Proteggere il tuo vibratore tra un uso e l’altro

Ultima cosa prima di dirvi come si fa la pulizia vera e propria, vi consiglio di procurarvi una custodia dove riporre il sex toy una volta pulito, in attesa del successivo utilizzo.

Pulire un vibratore e disinfettarlo per bene per poi lasciarlo libero nel cassetto delle mutande non è molto saggio… Neppure è saggio conservarli insieme: alcuni materiali sono incompatibili con altri, finendo per degradarli ante tempo e inoltre, molto più facilmente, si rischia una contaminazione incrociata (cioè che un solo dildo non perfettamente pulito sporchi e contamini tutti gli altri).

Le opzioni più semplici disponibili sono borse in materiale morbido (a me piace molto la seta perché non lascia pelucchi e peletti sul giocattolo ed è perfetta pure per materiali porosi) o contenitori rigidi (il cui vantaggio è di preservare la forma del giocattolo da eventuali schiacciamenti). La cosa importante da ricordare è di evitare sacchetti di plastica, Tupperware o contenitori analoghi, dal momento che queste plastiche possono rilasciare con il tempo sostanze chimiche che vanno a depositarsi poi sui giocattoli.

Infine, una volta che li avrete lavati e disinfetti e riposti singolarmente, vi consiglio di riporli tutti in una valigia con combinazione, in modo che siate sicuri che nessuno, neppure la persona che vi aiuta in casa a pulire, possa metterci le mani in vostra assenza. Questo ultimo consiglio diventerà oro se e quando avrete dei figli e vorrete continuare ad avere una vita sessuale… Abituarsi a riporli puliti e al sicuro subito dopo l’uso vi permetterà di farlo in automatico dopo ogni volta, aiutandovi a mantenere privato, facile e quindi frequente il vostro divertimento di coppia.

 

Modi per pulire il tuo vibratore (e altri giocattoli sessuali)

I modi per pulire un gioco dipendono, dicevamo, dal tipo di materiale con cui è realizzato e dalla eventuale presenza di parti meccaniche o elettriche:

  • Silicone, vetro, acciaio inossidabile o legno – motorizzato: usa un sapone delicato e un panno umido.
  • Silicone, vetro, acciaio inossidabile o pietra – non motorizzato: per una pulizia più profonda, metterlo in acqua bollente per 8-10 minuti o fagli fare un ciclo in lavastoviglie senza pasticca (il vapore aiuterà la sterilizzazione).
  • Cyberskin: utilizzare solo un po’ di sapone e acqua calda per pulirlo. Evitate le schiume e in generale prodotti aggressivi che potrebbero facilmente rovinare il materiale.
  • Plastica dura, elastomeri vari (TPR, TPE, …) o jelly: questi materiali porosi possono ancora contenere batteri ed essere quindi veicoli di malattie sessualmente trasmissibili dopo il lavaggio con acqua e sapone. Il consiglio quindi è di usare un preservativo se si desidera condividerli con altre persone.

Una volta che l’oggetto è pulito, il mio consiglio è di asciugarlo con un tovagliolo di carta pulito e di conservarlo in una custodia o in un sacchetto di seta per proteggerlo da altri oggetti carichi di batteri.

Vediamo ora i modi possibili:

Lavastoviglie

In assoluto è il modo più comune perché garantisce un ottimo livello di igiene e una forma di disinfezione abbastanza accessibile. Ovviamente i giocattoli che richiedono corrente elettrica per funzionare non possono essere lavati in questa maniera, anche se alcuni di essi riportano la dicitura waterproof. Alcuni materiali inoltre non sono compatibili con l’acqua calda: il materiale finisce perciò per sciogliersi o deformarsi se sottoposto ad un ciclo completo di lavaggio in lavatrice.

Ovviamente questa forma di lavaggio ha anche il grosso inconveniente di non essere particolarmente discreta: quando si vive in casa con

dei coinquilini o, peggio ancora, quando si hanno dei figli, la possibilità di abbandonare un pisello di gomma in lavastoviglie senza subirne le conseguenze è impossibile: la possibilità che qualcuno non autorizzato apra la lavastoviglie prima di noi è elevata e le conseguenze troppo antipatiche e imbarazzanti per provarci.

Trattandosi però di un sistema di pulizia molto efficace, il mio consiglio è di fare una lavastoviglie ogni tanto, magari una mattina mentre i figli sono a scuola o un fine settimana che sono dai nonni, soprattutto se i vostri giochi è un po’ (troppo) che stanno a poltrire nel cassetto. Mantenerli puliti nel tempo è utile e saggio, così se la voglia di giocare prende all’improvviso (e il tempo a disposizione è poco) non ci facciamo cogliere impreparati.

Questo sistema (inquilini, figli e suocere permettendo) è ideale per i seguenti giochi:

  • silicone
  • vetro temprato
  • acciaio inossidabile

Non è adatto invece per sex toys:

  • funzionano a batteria
  • giocattoli elettronici
  • giocattoli porosi

 

Acqua e sapone

Un modo facile e accessibile per pulire praticamente ogni genere di sex toy è lavarli con acqua tiepida e un sapone antibatterico delicato (si consiglia di usare un sapone ipoallergenico o un sex- detergente per giocattoli, che non irrita i tuoi pezzi).

Ovviamente, quando si tratta di vibratori non impermeabili, come un Magic Wand o un Womanizer non è possibile lasciarli sotto l’acqua corrente né tanto meno immergerli completamente. In questi casi l’ideale è un panno umido, acqua tiepida e sapone neutro.

Lo svantaggio principale è che non è scontato riuscire a raggiungere ogni lato e angolo nascosto, ogni piccola fessurina: occorre pertanto essere molto scrupolosi e attenti, senza avere fretta di finire. Il vantaggio, innegabile, è che è un sistema semplice e che non richiede nessuna preparazione. Basta sapone e olio di gomito. Ossia pazienza.

Questo sistema è ideale per i seguenti giochi:

  • giocattoli porosi: l’acqua calda è la cosa migliore che potete usare. Lasciateli a bagno nell’acqua calda saponata e otterrete meraviglie.

Non è adatto invece per sex toys:

  • funzionano a batteria
  • giocattoli non impermeabili
  • giocattoli con angoli e fessure

Alcool o altri disinfettanti chimici

Alcool e disinfettanti sono, in assoluto, i vostri migliori alleati per sconfiggere germi e batteri, tenendo lontane le infezioni da MST.

Essendo però sostanze aggressive, risultano alla lunga dannosi sia sulle nostre mucose sia sui giocattoli. In particolare, i materiali porosi sono facilmente aggredibili dall’alcool e anche se è possibile risciacquare i prodotti usati per la pulizia, alcuni residui possono rimanere e continuare la loro azione aggressiva anche dopo, mentre il gioco non viene utilizzato. Così, quando lo andremo a riprendere tempo dopo, lo troveremo rovinato, con lo strato superficiale che di solito si è sciolto, diventando appiccicoso. Personalmente uso l’acool solamente sugli oggetti in cuoio, come frustini o flogger, ma successivamente è necessario passarvi sopra un olio idratante o un balsamo specifico per evitare che la pelle si secchi. L’olio di visone è perfetto, anche se piuttosto difficile da reperire e costoso; se non sapete dove andare a prenderlo, provate da un calzolaio!

Questo sistema è ideale per i giochi in:

  • vetro
  • acciaio inossidabile
  • accessori in pelle

Non è adatto invece per sex toys porosi o comunque con texture delicate come la cyberskin, proprio per la sua caratteristica di aggressività.

 

Acqua bollente

È cosa nota ai più che la maggior parte dei germi e dei batteri non riesce a sopravvivere al punto di ebollizione. Meno noto è invece che ci vogliono svariati minuti perché ciò avvenga e non pochi secondi. Questo significa che versare acqua bollente sui sex toys risulta essere un metodo piuttosto inefficace, poiché l’acqua si raffredda all’istante quando viene rimossa dal fuoco. Quindi, se desiderate utilizzare questo modo, dovete verificare che:

  1. i sex toys siano completamente sommersi per tutto il tempo dell’ebollizione
  2. l’ebollizione avvenga continuativamente per 10 minuti.

Non è un metodo particolarmente sicuro e le possibilità di rovinare un oggetto sono elevate. E’ sostanzialmente indicato per i giochi in acciaio chirurgico, ma dovete stare attenti che non abbiamo inserti decorativi di alcun tipo: il calore li scollerebbe, rovinando l’oggetto.

Il mio consiglio è di sterilizzare in questa maniera solamente gli oggetti in acciaio, lasciandoli bollire come se steste facendo la pastasciutta.

Va bene, ora sapete quanto vi occorre per fare delle scelte responsabili.

Che ne pensate? Quale sistema preferite?

Continuate a seguirci e scoprirete molte altre cose sui sex toys. Ad esempio: sapete che cos’è un UVee? Eheh…. Noi sì! 😉

 


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