Descrivere un cunnilingus nel suo svolgimento completo, dall’inizio alla fine, è un’impresa ardua, se non addirittura in parte anche inutile. Questo perché, come vi dicevo quando si parlava di fellatio, i modi attraverso i quali far impazzire qualcuno praticando del sesso orale sono infiniti.

Nonostante ciò, esistono delle cose NO, delle cose che non ha proprio senso fare, come pure delle accortezze anche banali, ma che possono cambiare le sorti della situazione, trasformando del noioso sesso orale in un’esperienza coinvolgente e pazzesca per entrambi.

Quello che farò adesso sarà quindi di raccontarvi le mie sensazioni e passarvi i miei trucchi e accorgimenti, parlandovi come se foste il mio amante e fossimo lì lì per fare l’amore. Se invece vi siete persi l’introduzione, potete recuperare facilmente andando a leggere qua!

È in quella cavità della vagina che risuona a vuoto nel nostro corpo, che siamo toccate dal desiderio del nostro amante. Un luogo dal quale il sesso del nostro amante è assente.
Marguerite Duras, La vita materiale, 1987
CREDITS: https://www.refinery29.com

Apriamo le danze

Dal mio punto di vista il modo migliore in assoluto per iniziare a toccare una donna è in punta di dita. La vostra intenzione in questa fase deve essere quella di farle rallentare la mente e farla staccare dal quotidiano. Per poter raggiungere un certo livello di piacere occorre che la mente sia leggera e il corpo rilassato e libero da tensioni, in modo che gli spasmi muscolari dell’orgasmo siano liberi di manifestarsi in tutta la loro potenza e intensità.

Chiedetele di mettersi comoda, magari sdraiata sul letto, le gambe leggermente divaricate e la schiena sostenuta da un cucino o due, in modo da poter vedere la vostra nuca.

Tenete presente che una donna, a differenza di un uomo, non vede l’azione sessuale. Non vede il proprio sesso. Non vede la vostra bocca sul suo sesso. Può solo sentirla… Il mondo erotico di una donna, a differenza di quello di un maschio, non è basato sulla vista ma sulle sensazioni corporee e fisiche, sul tatto insomma: per fare del gran sesso (buon sesso? basterebbe anche già…) abbiamo bisogno di una forma maggiore di concentrazione e presenza a noi stesse. Ma d’altra parte questo non significa che non ci piace vedere: soprattutto in questa fase quindi, in cui per giunta le sensazioni fisiche non sono ancora straordinariamente intense da rapirci completamente, sollecitate pure il nostro senso della vista. Fatevi vedere, mostrateci la vostra faccia guduriosa e, magari pure, fateci vedere quello che vedete voi. Se vi sentite particolarmente coraggiosi e impertinenti, potete condividere con noi quanto state ammirando usando uno specchio: inclinatelo e fate in modo che anche noi possiamo vedere.

A questo punto, prendetevi il tempo di guardarvi l’un l’altra e percepite come e quanto quel magico e profumato fiore vi abbia stregato.

Il gioco sta per iniziare ed è tutto per voi…

Accarezzate la vostra donna: passate le dita e le mani sulla parte interna delle cosce, risalendo dall’incavo delle ginocchia, sù verso il monte di Venere. Passate le vostre dita con leggerezza sulla pelle dell’addome, passateci la bocca e la lingua. Baciate, toccate, strizzate e mordicchiate: usate la bocca sul corpo della vostra amata, perché dopo la vostra bocca sarà concentrata su altro e non potrete fare su e giù. Non so se mi sono spiegata.

Se poi si tratta pure del primo contatto della giornata con la pelle della vostra Signora, occorre proprio essere delicati, altrimenti lei non sentirà nulla. Soprattutto dopo. Più sarete delicati e lunghi in questa fase, più lei avrà i sensi accesi e reagirà meglio dopo: quando nell’articolo scorso vi parlavo di tease and denial era proprio a questo momento che stavo pensando.

Con la stessa leggerezza che avete usato per il corpo, cominciate a risvegliare le labbra esterne. Sono state a lungo compresse e strapazzate da vestiti e biancheria intima: qualsiasi tocco leggero provocherà una risposta intensa proprio per reazione opposta e contraria. Se invece i suoi genitali esterni, per qualsiasi ragione, sono già stati risvegliati (magari ha appena fatto la doccia, per dire), allora il tocco può essere più deciso e forte.

Ma, in entrambi i casi, giocate sulla soglia di casa senza entrare. Tradotto: occupatevi delle labbra esterne, scostandole e allargandole un poco. Toccate, schiacciate tra i polpastrelli, picchiettate e pizzicate la carne delle labbra e del monte di Venere. Baciate, sfiorate con le labbra e soffiate. Picchiettate con la lingua e assestate delle leccate piene di intenzione alle labbra esterne, per inumidirle senza bagnarle eccessivamente.

State facendo affluire il sangue che serve a garantire una buona ossigenazione dei tessuti e la vasodilatazione che porterà i genitali esterni della vostra ragazza a gonfiarsi e inturgidirsi.

L’82% delle donne sposate, fra tutte le pratiche sessuali, preferisce ricevere un cunnilingus.
L’81% di loro raggiunge così l’orgasmo (contro il 28% di donne che ha un rapporto vaginale)
CREDITS:
Sex: a Man’s Guide, di Stefan Bechtel, edito da Paperback – 1998

Quindi, se avete fretta, noi ce ne accorgiamo; mi spiace, funziona così. E non abbiate paura di essere lunghi: se lei per caso vi sollecita ad arrivare “al sodo”, stoppate la sua fretta. Tenete presente che non tutte le donne sono abituate a venir trattate -sessualmente parlando- come meritano. Non tutte le donne sono abituate a che un uomo dedichi loro del tempo (tanto tempo, scusate…) aggratis, per il puro piacere di vedere il loro piacere esplodere. E infatti poche donne percentualmente hanno orgasmi regolari…

Ma noi siamo qua per sovvertire le statistiche.

Di più o più forte non sempre è meglio

Questa è una cosa fondamentale, per questo la scrivo da sola, ben evidente e chiara:

Più forte non corrisponde necessariamente a meglio.

Analogamente, se una modica quantità di saliva a mo’ di lubrificante è giusta, troppa è deleteria! Non solo ci fa sentire sgradevolmente bagnate in assenza di una reale nostra eccitazione, non solo ci fa supporre che voi stiate accelerando per arrivare a finire l’azione in fretta, tanto voi siete soddisfatti, ma diminuisce drasticamente le sensazioni che ci arrivano: tutto scivola via senza attrito minimo né pressione alcuna. Quindi, se ci inondate di saliva nella speranza di avere una lubrificazione migliore/maggiore, sbagliate.

Meno saliva e maggiore intenzione, mentre ci toccate.

E forse abbiamo qualche speranza.

Ascoltare i segni

Se a questo punto vi state domandando: ma non starò dilungandomi troppo? Sto forse perdendo tempo? Ecco, vuoto per pieno la risposta più corretta è probabilmente no. Vi ricordate cosa vi dicevo in merito ai tempi differenti tra uomo e donna? Inoltre, se siete in una situazione quotidiana, potremmo dire domestica, e non nel bel mezzo di un lungo fine settimana romantico a due, la cosa più facile è che lei, fino a mezz’ora prima, stava pensando a cosa fare per pranzo il giorno dopo, a cosa deve essere ancora stirato e per quando, quali compiti mancano da finire ai bambini e altre 15 faccende contemporaneamente. Tutte cose piccole, noiose e sgradite, ma che sicuramente si affollano in un angolo più o meno grosso della mente e spingono per farsi sentire. È evidente che non sia il momento, ma smettere di avere pensieri distraenti non è così immediato come dirlo. Altrimenti non si sentirebbe l’esigenza di tutti i corsi e libri di meditazione e mindfulness che circolano al giorno d’oggi.

Narrami tu se in alcun istante della tua vita ti ricordi di aver detto con piena sincerità ed opinione: io godo. Ben tutto giorno dicesti e dici sinceramente: io godrò; e parecchie volte, ma con sincerità minore: ho goduto. Di modo che il piacere è sempre passato o futuro, e non mai presente.
(Giacomo Leopardi)

Datele del tempo per elevarsi e staccarsi da siffatti pensieri elementari! E datele pure una mano, facendole sentire quanto il suo piacere sia importante per voi.

Ma neppure funziona stare sul chi va là aspettando i segnali, come se ce ne fossero di convenzionali, prima di passare alla “fase successiva”.

Divertitevi insieme insomma, evitando di tuffarvici direttamente dentro: non siete in piscina.

La chiave è girare intorno all’apertura della vagina più volte, senza entrarvi. Sfioratele i peli pubici con le labbra, alternando piccoli morsi a ruvide passate di barba, ripetendo il tutto su entrambe le cosce. Per molte donne la pelle qui è sufficientemente sensibile da amplificare tutte le sensazioni provate, ma abbastanza spessa da non avvertire dolore.

Mani in alto

Forse in quel momento, presi dalla foga dell’atto, non ve lo ricordate bene, ma voglio rammentarvi una cosa fondamentale: avete le mani!

E potete usarle, se proprio non sapete che farvene…

Tra l’altro mi sento di consigliarvi pure come.

In particolare sento di dovervi consigliare una cosa: quando avete iniziato a interessarvi ai genitali della vostra compagna, non smettete per mettervi a fare (cioè baciare) altro, tipo le tette. Avete le mani, no? Ecco, usate quelle e non la bocca.

L’intenzione è fondamentale: baciare un paio di tette, per quanto siano le sue, la distrae e allenta la sensazione di eccitazione crescente che state perseguendo. È come se state accendendo il fuoco e, quando sembra quasi acceso, voi piantate lì i legnetti, la paglia e le scintille e vi mettete a fare altro. Non funziona, si spegne all’istante. Ecco, pure noi…

Non solo di lingua

Esiste un’altra cosa che le donne gradiscono.

In questa fase la vagina è ancora chiusa e le sue pareti aderiscono quasi completamente. Invece che usare direttamente un dito, inserendolo nel canale vaginale, provate a separare le labbra manualmente, esponendo l’apertura del canale vaginale, senza però entrarvi. Il tutto in maniera estremamente lenta e delicata. Per farlo, afferrate in modo saldo ma il più possibile in punta di polpastrello, la ciccetta che forma le labbra esterne e tirate per aprire. Piano piano piano. Avrete così esposto le labbra interne, le piccole.

Ripetete il giochetto con queste ultime.

Noterete che quando lasciate andare la pelle che avete pinzato, le labbra tendono a tornare al loro posto, richiudendo l’apertura. Almeno fintanto che le pareti del canale vaginale sono chiuse: quando il canale si apre pure le labbra se ne restano ben separate.

Potete quindi mantenerle aperte con due dita, senza tirare o schiacciare eccessivamente, visto che siamo ancora alla fase del tease and denial, quella propedeutica a che l’eccitazione di lei monti alle stelle. Potete così trastullarvi a leccarla e passarci la bocca e la faccia, annusandola, se la cosa vi piace e vi eccita. Se è vero, ditele che vi piace il suo odore e il suo sapore. Se invece non è così, non mentite per compiacerla. Il sesso non è mai compiacimento gratuito dell’altro, soprattutto perché non dura nel tempo. Piuttosto, spostate l’azione in modo giocoso sotto la doccia: se non sussistono problemi sanitari legati a MST (ma allora vi sconsiglio qualsiasi forma di sesso), una bella doccia è quanto serve e basta a togliere di mezzo la stanchezza della giornata e le sue conseguenze.

Impara l’arte e mettila da parte, dice il proverbio. Voi invece usatela!
CREDITS: https://4archive.org

Divaricare le labbra in questo modo regala alla vostra Signora una sensazione molto particolare. Tutto merito dell’aria che comincia ad filtrare, spingendosi verso il fondo del canale e divaricandone naturalmente le pareti. Avete mai indossato un calzino asciutto e poi siete entrati in mare o in piscina? Avete presente la sensazione dell’acqua che entra, ma non entra tutta insieme, come una inondazione; entra a rivoli, secondo gli spazi che trova, per poi espandersi e allargarsi in prossimità della punta del calzino? Ecco, immaginate la stessa sensazione: l’acqua è sostituita dall’aria e la punta del calzino corrisponde alla zona della cervice.

Noi, quello proviamo quando fate così. Ed è spettacolare…

Ora, potete continuare questo giochetto sulla soglia finché lo ritenete opportuno. O finché non la vedrete dischiudersi sotto i vostri occhi. A questo punto vorrei agevolarvi una foto, ma purtroppo non posso….

Non fate i caproni

Ultimo consiglio, che poi entriamo nel vivo, promesso: non fate i caproni! Parlate, dite qualcosa, spiccicate qualche parola, fate dei mugugni. Non so, scegliete voi il modo, ma manifestatevi!

Diteci che vi piace, che vi piacciamo noi, che vi piace lei, che vorreste divorarla. Diteci cose che presumete ci possano piacere: carine o porche lo sapete voi. Ma fatelo. E guardateci. Come se non aveste mai visto nulla di più meraviglioso in terra. Che poi, tutto sommato, potrebbe essere pure vero…

Non fate i caproni!

Il bivio (o meglio, il trivio…)

Direi che a questo puto siamo arrivati: l’avete sedotta con sguardi e parole, l’avete fatta sentire come merita, unica e irripetibile, speciale dea dalla topa fulgente, l’avete umettata a fondo, sbavata e baciata. L’avete fatta sussultare e sospirare. Avete fatto in modo che la sua vagina si aprisse naturalmente, dilatandosi e distendendosi, pronta ad accogliervi. Ne avete lambito l’entrata, ma non avete ancora fatto la vera mossa. La vostra lingua non è entrata da nessuna parte e neppure le vostre dita. Direi che ora è proprio il caso di “entrare”.

Ma dove?

È il caso di capire che genere di donna vi trovate davanti.

Cosa desidera? Cose le occorre per impazzire? Che tipo di sollecitazione preferisce prima di passare ad un rapporto sessuale completo?

Le strade, come dice il titoletto, sono tre. Senza troppa fantasia, eccole: clitoride, canale vaginale o perineo+ano. Tradotto: la vostra ragazza ha desiderio in quel momento di una stimolazione clitoridea ad hoc, di una stimolazione vaginale profonda o di un rapporto anale? Ovviamente non è un universale culturale della vostra ragazza, nel senso che, se un giorno è predisposta a un rapporto anale, non significa che lo desideri sempre. La volta successiva potrebbe pure aver voglia di altro. Quindi vi tocca indagare. Ma voi non abbiate paura, per capirlo (o se non altro ad andarci vicini) dovete gettare l’amo e vedere come reagisce.

Personalmente il mio suggerimento è di partire dalla clitoride. Sicuramente, se partite dalla vagina, la vostra amante reagirà desiderando un rapporto completo. Quindi non proponeteglielo subito (a meno che il tempo non scarseggi): fatevi furbi e cercate di tergiversare. Così dura di più.

Per essere sicuri che anche lei sia dell’idea, provate con qualche piccola pressione, mantenendolo coperto dal suo glande. Se il suo mugolio si fa più acuto e continuativo, modello sirena, avete fatto centro, è il momento di dedicare una mezz’ora (almeno) del vostro tempo al suo magico bottoncino.

Capirete anche, se non lo sapete già, il suo grado di sensibilità, in modo da regolare di conseguenza durate e intensità della stimolazione.

Le stimolazioni che potete mettere in atto sono svariate, sia manuali sia orali. Sia una combinazione di questi, modello manovra di accerchiamento.

La seconda possibilità è che lei desideri essere penetrata in modo tradizionale senza altri convenevoli. Lo potete capire perché quando passate le vostre labbra sulle sue (quelle basse coi baffi, per intenderci), l’apertura del canale vaginale si apre e chiude. Pare che respiri in un certo senso. Vedrete anche la vostra Signora dimenare le anche e inarcare la schiena come una gatta in amore. La sentirete gemere di aspettativa, con il fiato spezzato e irregolare. Questo perché la contrazione dei muscoli del CUV (ricordate che è?) si ripercuote anche sul diaframma e la respirazione subisce delle battute di arresto, inceppandosi… Sono spasmi di piacere. Sta iniziando la scalata verso orgasmo ed eiaculazione. Dovete proseguire lungo la vostra strada quindi concentrandovi su azioni di penetrazione e apertura della vagina. Evidentemente è ciò che OGGI lei desidera. Come per la stimolazione della clitoride, potete ottenere il vostro scopo sia con le dita sia con la lingua, sia attraverso una loro combinazione di movimenti.

The Dream of the Fisherman’s Wife (蛸と海女 – Tako to ama)
CREDITS: https://en.wikipedia.org/wiki/The_Dream_of_the_Fisherman%27s_Wife

Se invece è il perineo a vibrare sotto i colpi della vostra lingua, potrebbe desiderare un rapporto anale… Osservate in questo senso il suo ano: se se ne rimane fermo e chiuso, con ogni probabilità la parte non è affatto rilassata. A prescindere quindi dalle voglie e motivazioni individuali, il mio consiglio è di rimandare qualsiasi penetrazione, perché non è pronto. Se invece lo vedete sospirare e sporgersi verso il fuori con cadenza ritmica, bene. Si sta aprendo e rilassando e i muscoli del CUV, che permettono anche alla vagina di contrarsi e dilatarsi, stanno facendo il loro lavoro pure a livello perineale e anale.

Potete quindi optare, se lo desiderate, per una stimolazione anale di tipo orale, detta anche rimming o anilingus. È perfetta se poi desiderate avere un rapporto anale completo, permettendovi di passare senza soluzione di continuità da un tipo di rapporto all’altro, sfruttando la saliva come lubrificante naturale.

Solo, non abbiate fretta. Desiderare una penetrazione anale non significa essere pronta a riceverla in quell’esatto momento. Significa solo avere la testa abbastanza aperta da permettere all’ano di dilatarsi in un arco di tempo plausibile, se la stimolazione in corso continua in modo corretto.

Come avete visto stiamo ancora parlando di cunnilingus perché il pene non è ancora stato coinvolto. Dal mio punto di vista, tutto quanto descritto fino ad ora può avvenire anche con voi completamente vestiti.

Anzi.

Le possibilità che lei si stra-ecciti a vedervi completamente vestiti mentre fate queste cose è alta.

Se voi siete vestiti, l’ambiguità della situazione si farà sentire immediatamente. Probabilmente lei si chiederà il perché di quella disparità e percepirà dell’imbarazzo. Bene, l’imbarazzo in piccole dosi è un potente afrodisiaco. Se invece è troppo e lei si blocca, ditele semplicemente che a voi non occorre spogliarvi perché, quest’oggi, le attenzioni sono tutte le per lei. Di solito, quando una donna realizza ciò, va fuori di testa e si placa. Ma se proprio non si rilassa, levatevi la camicia e rimanete a petto nudo. Di solito aiuta…

Per oggi abbiamo parlato abbastanza: nel prossimo articolo vedremo del dettaglio queste tre vie, vi suggerirò dei modi per passarvi queste parti anatomiche tra labbra e lingua, cavandoci fuori sensazioni uniche per cui lei vi sarà grata nel tempo. E di solito questa gratitudine si manifesta ricambiando le vostre attenzioni con altrettanta, partecipata, intenzione… Non so se mi spiego: win-win scenario!

Quindi ora vi lascio con una risposta a una domanda che ricevo spesso da uomini preoccupati, che al tempo stesso è un esercizio utilissimo per fare del sesso meraviglioso: ma alle donne piace sempre e comunque (come a un uomo piace sempre e comunque un pompino, per intenderci)?

La risposta è NO… Il rischio che il cunnilingus non piaccia a una donna, esiste. Ma non è che non le piace la pratica in sé, quello no. Quello che non piace è la sua esecuzione. Ma è una questione di coppia e far migliorare la situazione è una cosa che riguarda entrambi e da entrambi dipende. Perché dipende dal fatto che nei vostri gesti manca la sufficiente dose di intenzionalità necessaria, sia nel farli, sia nel riceverli.

Se presterai attenzione al presente, potrai migliorarlo. E se migliorerai il presente, anche ciò che accadrà dopo sarà migliore. Ogni giorno porta con sé l’Eternità.
(Paulo Coelho)

Un modo per conferire ai vostri gesti l’intenzionalità necessaria è di visualizzare nel modo più immersivo e totale possibile ciò che state facendo. Traduco nella maniera più tera tera che conosco, non scandalizzatevi quindi. Funziona così: state leccando? Ecco, allora siete Lingua. Siete Bocca. Una gigantesca, enorme, unica lingua che lecca avidamente. Venite leccate? Siete Figa. Siete la VOSTRA figa, siete tutte lì concentrate, vi siete ritirate da tutto il vostro corpo per condensare tutta la vostra essenza in quella specifica parte anatomica. Nessuna altra parte di voi è necessaria. Meglio ancora: nessuna altra parte di voi esiste, in quel momento. È finita insieme ai vostri pensieri quotidiani nel cassetto del comodino in attesa che voi abbiate finito. Tutto il resto del vostro corpo, corredato di tutte quelle piccole grandi imperfezioni che voi sapete benissimo e vedete benissimo ogni volta che vi spogliate, adesso non c’è. Voi siete Figa. Tutto ciò che vi distrae, la vostra cellulite, o le tette che non sono quelle di vent’anni fa, ora sono sparite e voi siete, indovinate un po’? Voi siete Figa! E percepite solo quello.

E questo è l’esercizio della settimana: visualizzatevi nella porzione di corpo che sta donando una stimolazione o che la sta ricevendo. Chiaro?

Esempio. Il bacio del mattino prima di andare al lavoro. Bene, provate a rallentare tre secondi di orologio e, prima di quel bacio, provate a condensare la vostra essenza sulla pelle delle vostre labbra. Tutti e due. E poi baciatevi.

Era lo stesso bacio del giorno prima?

Fate lo stesso quando vi accingete a fare del sesso orale. Migrate nella parte del corpo che state usando e, come se quella parte del corpo avesse gli occhi, osservate l’altra persona attraverso quella specifica parte anatomica.

Provateci.

E poi ditemi se funziona.

Una ragione per cui le donne sono assai gratificate dai rapporti orogenitali è che è come sentirsi dire: “La tua fica mi piace. Potrei mangiarmela”.
Erica Jong, Paura di volare, 1973

Non abbiate paura del corpo e delle sue sensazioni.

Non sono sporche.

Non sono ingannevoli.

Sono solo corpo.

Vi voglio bene ragazzi. Fate l’amore e voletevene pure voi.