Prima di continuare a parlare di cunnilingus, mi preme ricordarvi che solo un terzo delle donne raggiunge l’orgasmo con la sola penetrazione del rapporto sessuale. Ed è questo il motivo principale per il quale sono qui a parlarvi di cunnilingus: se veramente volete regalare delle belle sensazioni fisiche alla vostra compagna, non potete prescindere da una certa attenzione verso le sue parti basse. E il cunnilingus è davvero un modo incantevole per iniziare una sessione di giochi in camera da letto. A differenza delle dita, la bocca è molto versatile e, con un certo allenamento, permette di ottenere una gamma di tocchi vasta e differenziata.
Quindi, state certi che ciò mi spinge a parlarvi di cunnilingus è innanzitutto una buona dose di egoismo: però mi preme anche che capiate che il cunnilingus diventa un’attività gradita nella misura in cui usate tecnica e fantasia.
Mi hanno scritto per dirmi che, dicendovi che dovete essere capaci, vi posso far aumentare l’ansia. Capisco. Vorrei però che, al posto dell’ansia da prestazione, vi aumentasse la voglia di provare.

Troppe indicazioni vi mettono addosso l’ansia da prestazione?
Provate, riprovate e riprovate ancora. Nessuno nasce imparato.
E non esiste neppure una unica via!
E di sbagliare.
E poi di riprovare ancora.
Insomma, avete mai imparato a fare uno sport? Alla prima lezione eravate già capaci e padroni di tutto o vi sentivate delle mezze seghe imbranate? Qua è uguale…
Ricordandovi però che non esiste un’unica via per il piacere. Io, in questa serie di articoli, ve ne sto raccontando una delle possibili, la più basic e dettagliata che mi viene in mente. Non è quindi un libro di ricette da seguire passo passo, che se saltate un passaggio la torta non viene. Nè posso darvi la garanzia di successo assoluto se fate tutto preciso preciso come descritto.
Piuttosto, voglio che sappiate che esistono dei modi migliori di altri. Dei modi più adatti alla persona che avete davanti (o sotto). E se non avete voglia di scoprirli, se non vi prendete il tempo per farlo, finirete per annoiarvi e farla annoiare. E così diventate estranei, un centimetro di pelle dopo l’altro.
Ricordate i primi post, quando vi dicevo che il sesso è come un’insalata, che diventa noioso se fatto sempre uguale? Ecco, di questo sto parlando: un po’ di tecnica e un po’ di fantasia.
Le possibili strade
Ci eravamo lasciati sulla soglia, pronti a entrare nel vivo dell’azione.
Vi dicevo che vie possibili sono tre: potete dedicarvi alla sua clitoride, oppure potete giocare penetrandola (con lingua e dita) oppure ancora potrebbe avere voglia di una stimolazione anale.
Vediamo allora insieme come: in questo articolo parleremo dei possibili modi per sollecitare una clitoride, mentre nei prossimi parleremo di penetrazione con la lingua e rimming.
Pronti?
Stimolazione del clitoride
Se la vostra indagine conoscitiva circa la Iolanda della vostra Signora non ha evidenziato zone particolarmente reattive o sensibili, per non saper né leggere né scrivere, partite dedicando le vostre attenzioni al clitoride.
Molte persone credono che basti leccarlo per mandare una donna in estasi.
Sarebbe bello se fosse così. Per noi, per voi. Per tutti.
Ma raramente questo avviene.
Quello che invece di solito succede è che il clitoride se ne rimane incappucciato dentro il suo prepuzio, al sicuro da stimoli intensi. Io personalmente preferisco che le prime sollecitazioni avvengano in questa maniera, da sopra i vestiti diciamo… E come me, anche molte altre donne. Una (leggera) pressione con un polpastrello in modo da risvegliarlo. C’è chi propende e suggerisce dei movimenti circolari: perfetti pure quelli. Ma non muovete il dito come se steste cercando di cancellare una macchia o spalmare una crema, provate piuttosto a tenerlo appoggiato sopra, ruotandolo sul posto. È un gioco di pressione, non di attrito. Questa, che può sembrare una cazzata, in realtà sposta un sacco: l’attrito (anche se poco) che generate spostando il polpastrello provoca in breve tempo ipersensibilità e conseguente fastidio. La semplice pressione vi permette invece di andare avanti più a lungo e con maggior controllo (il movimento del vostro dito è molto più contenuto e fine, quindi efficace). La lubrificazione sicuramente evita l’attrito ma, come vi ho già detto, fa diminuire drasticamente la sensibilità della parte. Cosa che voi non volete assolutamente! Quindi, per iniziare, premete, non sfregate!

Clitoride (a destra) e pene (a sinistra) sono due organi erettili molto simili, che si radicano all’interno del bacino attraverso due lunghi bracci
CREDITS: www.medicinaonline.com
Quindi, quello che potete fare per iniziare è di alternare delle pressioni con la punta di un dito a delle leccate sul cappuccio. Mentre lo fate, tenete presente una cosa: il fatto che sia incappucciata e protetta, ha come conseguenza che la parte inferiore della clitoride è molto meno sensibile, mentre la porzione superiore protetta può essere ipersensibile, soprattutto se appena esposta.
Quando la clitoride viene stimolata, esattamente come un pene, si ingrossa e inturgidisce: esattamente come un pene è infatti un organo erettile a tutti gli effetti. E a un certo comincia anche a far capolino dal suo prepuzio: il glande si ritira e la testina della clitoride emerge con la sua caratteristica forma stondata. Esistono diversi modi per sollecitare e stimolare questa parte, nessuno migliore di un altro a priori, ma tutti da adattare alle caratteristiche fisiche e al tempo a disposizione per la sessione. Scegliete i vostri a seconda dell’umore vostro e suo, del momento e della fantasia che avete, certi che non potete sbagliare. Il sesso, se fatto in modo consensuale, non è mai sbagliato!
Vagabondaggio molesto
Per saggiare il livello di coinvolgimento della vostra amante e della sua topina, potete usare la lingua.
Tenendola bella aperta, leccate lentamente l’apertura della vagina verso l’alto, in direzione della clitoride: in questo vostro vagabondaggio, dovreste incontrare un piccolo sassolino che vi rallenta la strada: insistete, soprattutto se percepite dei sussulti dei suoi fianchi. Il piacere fa fremere il corpo: siete sulla buona strada!
Consiglio: assicuratevi di iniziare da poco sotto la clitoride, tenendo la punta della lingua leggermente curvata verso l’alto, come se fosse un amo da pesca, in modo da riuscire a toccare con essa la parte sottostante del cappuccio. Agevolo immagine.
Come una caramella
Ve le ricordate le morbide Fruit Joy? Resistere non puoi! Devi, devi, devi, devi masticar! Ecco, NO!
La clitoride non mi mastica, non si mangia e non si morde. Ma per il resto, dovete proprio trattarla proprio come una caramella: usate le (vostre) labbra per esercitare una pressione intorno alla base e con la lingua lavoratela dal basso verso l’alto, esattamente come dicevo di fare alle vostre compagne quando spiegavo loro come sollazzare il vostro reale augello.
Quando sentite cha la vostra Signora fibrilla (e la sua clitoride vi preme sulle labbra), provate a far arretrare il prepuzio spingendolo indietro con il vostro labbro superiore. Se ci riuscite (altrimenti usate due dita) ve la ritrovate a portata di lingua: appuntitela per renderla forte e picchiettate la parte sottostante il cappuccio. Come se foste Woody Woodpeker.
Succhiate e picchiettate. Picchiettate e succhiate.
Senza esagerare.
Troppa lubrificazione (cioè troppa saliva)? Perdita di sensibilità.
Troppa poca saliva? Attrito e ipersensibilizzazione
Troppo risucchio? Effetto aspirapolvere: si porta via pure la sensibilità.
Troppo poco? Effetto manicure: mi faccio le unghie che godo di più.
Strizza e succhia
Tenendo sempre la clitoride bella scoperchiata con due polpastrelli, alternate ai colpi da picchio, aggressivi e potenti, delle slappate da mucca, larghe e lente. Leccate l’apertura della vagina, dal perineo a risalire verso il pube, fermandovi proprio sopra la clitoride. Tenete due dita sula clitoride, da sopra, scoprendola quando arriva la lingua e ricoprendola quando la lingua torna verso il perineo.

Ehi tu, ma cosa preferisci di quando ti leccano la topa?
Oh, bhe, da dove parto?
La loro saliva che si mischia con i miei succhi…
La varietà dei movimenti della lingua che balla attorno alla mia topa…
La forza della lingua che lecca tra le labbra…
I fastidiosamente deliziosi colpi di frusta della lingua sulla clitoride…
Il calore che inonda il mio sesso quando mi vengono succhiate le labbra…
OK, OK,OK, hai reso l’idea!!!
CREDITS: https://www.ohjoysextoy.com/
Di punto in bianco, senza alcun preavviso, chiudete le labbra intorno alla clitoride, risucchiando tutto quel montarozzo di carne in bocca. Strizzatelo quindi tra le labbra, solleticandolo con la punta della lingua e risucchiandolo.
Potete usare una pressione e una forza crescente, fino a trovare qual è il limite della vostra donna tra piacere e dolore: più arrivate vicino a questo limite, più la sua eccitazione sarà potente e il suo orgasmo probabile (o intenso). Ci sono donne che non riescono a sopportare nemmeno una blanda pressione e altre che amano sentire la pressione dei denti o il ruvido della barba.
Tenete a mente che la sensibilità varia da persona a persona e anche per la stessa persona, a seconda del periodo del mese. Non esistono pertanto regole generali e valide per tutte: vi tocca sperimentare!
Il mulinello viscoso
Se la vostra amante presenta una certa sordità a questo genere di discorsi e rimane freddina e indifferente, non arrendetevi! Vi posso consigliare una tecnica che ho appreso ai miei tempi: per prima cosa isolate completamente quel birillino annoiato e indifferente, giusto per fargli capire che ora comandate voi. Quindi risucchiatelo con tutta l’intensità che avete, in modo da creare un bel sottovuoto.
Fatto? Dovrebbe emergere sempre più dentro la vostra bocca, in modo che riuscite a sentirlo, piccolo ma eretto. Usate quindi i bordi della lingua per descrivere delle circonferenze intorno alla base, una specie di mulinello (da cui il nome della tecnica) denso di saliva.
Andate in senso orario e antiorario, per provare quale vi viene meglio e quale tipo di giro sia più gradito.
Nella speranza che coincidano…
Vola come una farfalla, pungi come un’ape
Solitamente questo trattamento sottovuoto funziona. Se così è, non mollate il risucchio e continuate, alternando colpi aggressivi con la lingua appuntita e forte a colpi leggeri come un battito d’ali di farfalla mentre vi spostate in avanti e indietro lungo la direttrice perineo-clitoride.

Float like a butterfly, leggero come una farfalla
sting like a bee, pungente come un’ape
E se ha funzionato per Muhammed Ali, funzionerà pure per te!
In questo vostro strano incontro di pugilato, provate a menare colpi sia al fianco destro, sia a quello sinistro perché non potete sapere, prima di provarci, se il vostro amatissimo nemico ha dei punti deboli inaspettati…
Se tutta questa attività ha reso la vostra lingua stanca e rigida, è perché ha bisogno di allenamento. Nelle prossime settimane prometto che vi preparerò una serie di esercizi da logopedista per rendere la vostra lingua guizzante, forte e ubbidiente. ma nel frattempo, se la mandibola urla di dolore e la lingua non risponde ai comandi, il mio consiglio è di intervallare l’uso della lingua a quello di un dito, in modo da rendere continua la stimolazione e maggiore il coinvolgimento.
La mano amica
Lo so che siete già abbastanza impegnati tra risucchi, mulinelli, api e farfalle. Ma, se avete una mano libera, vi suggerisco di usarla. Toccare e accarezzare il suo corpo vi permetterà di capire quanto è eccitata: ve ne accorgete perché i muscoli maggiori (quelli della schiena e della gambe per intenderci) si tendono in modo incontrollato, facendole inarcare il corpo. Il busto si incurva e il petto sporge in fuori, le spalle si aprono e le scapole si avvicinano. Spesso la testa viene buttata all’indietro e un lieve tremore diffuso si impadronisce degli arti inferiori. Le cosce tendono a divaricarsi e il bacino va in retroversione, in modo da aumentare l’apertura del canale vaginale.
Si tratta di movimenti spontanei, incontrollati e inconsapevoli: non potete far altro che aspettare di vederli… Ma quando li vedete, andate sul sicuro!
Last but not least
Tutto ciò che vi ho detto, le tecniche che vi ho descritto, i consigli che vi ho elargito: non sono una Bibbia. Sono sole le mie esperienze, ciò che ho imparato chiacchierando con le amiche o il fidanzato del momento e ricercando il mio personale piacere in compagnia o in solitaria. Il tutto senza la pretesa di dirvi ogni cosa e senza la volontà di associare per forza una determinata maniera di procedere all’eiaculazione. Insomma, se è vero che squirtare è una gioia immensa, trovo piuttosto riduttivo appiattire il piacere a quanti ml di fluidi riusciamo a emettere…
Nei prossimi giorni parliamo di penetrazione con la lingua, una forma di cunnilingus a torto (secondo me) poco praticata, vedendo insieme il come e il perché di questa succosa pratica.
Stay tuned boys!