L’educazione sessuale è cosa complicata. Parecchio.

Convinzioni religiose, cultura e storia familiare, contesto socio culturale, accesso alle cure mediche e all’istruzione scolastica. Molti fattori, non solamente la parte del mondo in cui si nasce, influenzano la qualità e la quantità di informazioni che è possibile ricevere sul sesso e sulla propria salute sessuale e riproduttiva.

Finisce così che molte delle persone che sono in età da sesso non hanno proprio un quadro completo della situazione. Il più delle volte è incompleto, nella migliore delle ipotesi mezzo vero, il più delle volte purtroppo invece completamente falso. Pensate ad esempio ai ragazzi giovani, che eccellono nella comprensione di un aspetto del sesso (ad esempio, l’importanza dell’uso del preservativo), ma potrebbero essere totalmente ignoranti quando si tratta di altri (come ad esempio l’anatomia femminile).

Bisogna anche dire che anni e anni di cultura repressiva cattolica non hanno aiutato: ciò che è passato è che il sesso è pericoloso e che l’astinenza è l’unica forma vera di protezione e prevenzione. Così, in assenza di messaggi e stimoli positivi, si sono radicati concetti falsi se non addirittura perversi e manipolatori. Come che le dimensioni contano più del controllo oppure il mito della verginità femminile come valore. Se si sente qualcosa di sbagliato che però suona bene e si adatta alle idee cha già si hanno, è molto probabile che quell’idea rimanga solida e sicura, inattaccabile pure negli anni successivi, indipendentemente che siano scienziati o esperti. Gli psicologi li chiamano bias cognitivi, giudizi preventivi non necessariamente corrispondenti alla realtà e all’evidenza, sviluppati sulla base dell’interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro.

Errori di valutazione insomma che però fottono l’intera vita sessuale.

Quando ho iniziato a scrivere The Sex Salad non ero alla prima esperienza: per anni avevo aiutato coppie di amici a ritrovare l’intesa sessuale dell’inizio e in quasi tutti loro avevo ritrovato gli stessi problemi. Pregiudizi e preconcetti su ruoli da tenere, gusti ritenuti scorretti e da censurare, voglie e passioni considerate non degne di ruoli (come il genitore) che però con esso nulla centrano…

Eccovi quindi un piccolo campionario in due puntate dei peggiori preconcetti che avvelenano il sesso e vi impediscono di divertirvi davvero.

Il divertimento richiede leggerezza.

E la leggerezza, che non va confusa con la superficialità, è figlia della consapevolezza.

Quindi animo ragazzi. Lasciate da parte i preconcetti, smettete di aver paura di essere giudicati per i vostri gusti e godete!

Mito n° 1: più è grosso, meglio è

“Il mito del più grande è, meglio è affligge una quantità impressionante di uomini, che pagano in termini di fiducia in se stessi e autostima”, dice l’esperto di sesso Kenneth Play. “Online si vendono una quantità innumerevole di articoli che promettono suggerimenti su come allungare un pene di taglia media. E il messaggio che voglio dire alla gente è che non c’è bisogno di allungare nulla! Ama il pene che hai. Circa il 70% degli uomini ha un pene di lunghezza compresa tra i 12 e 15 cm e tra 10 e 14 di circonferenza.

Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello

Vi dico una cosa: spesso i ragazzi, ma pure gli uomini adulti purtroppo, pensano che la penetrazione, per dare piacere a una donna, debba essere pure profonda.

La verità è che la penetrazione poco profonda può essere più desiderabile: la maggior parte delle terminazioni nervose della vagina si trovano nel primo tratto, in corrispondenza del cosiddetto punto G. I medici lo chiamano terzo esterno: dividete mentalmente la lunghezza del canale vaginale in tre parti e concentrate la stimolazione nella porzione più esterna.

Ora, sapete quanto è lunga una vagina? 6/8 cm anteriormente e 8/10 posteriormente. Ecco, facciamo 9 di media. Il primo terzo, quello sensibile di brutto, quello da scopare per bene, è lungo 3 (TRE) cm. Se il vostro pene supera i 10 cm, vi assicuro per esperienza diretta che siete a cavallo.

Forse il vostro pisello non vi parrà bello a vedersi, ma state sereni che funziona a dovere.

Bruttino ma abile è molto meglio di bello ma inutile. Non trovate? Le cose belle e inutili si buttano al primo soffio di vento, quelle che funzionano si curano e si riparano fino a che è possibile…

Vi dico una cosa, per come la vedo io. Secondo me è questione di compatibilità, non di competizione: per ogni vagina c’è un pene giusto e viceversa. Quindi, cercate di amare il vostro cazzo non “nonostante le sue dimensioni”, ma “proprio per le sue dimensioni”, andando a cercare le vagine adatte a lui.

E se proprio volete dare peso alle dimensioni, allora concentratevi sulle quelle del cazzo mentale. Tra l’altro le uniche che possono essere aumentate…

 

 

Mito n° 2: solo gli uomini gay apprezzano il sesso anale

L’idea dominante degli uomini è che il piacere anale sia una cosa effeminata e riservata ai gay: il sesso, per essere virile e macho, deve essere attivo. Gli uomini, per essere tali, devono penetrare.

Ralf König - Come conigli 2002

Ralf König – Come conigli
2002
Esame prostata

Non so come dire: è la cosa più cretina e castrante che abbia mai sentito in campo sessuale. Oltre a essere figlia di una mentalità incredibilmente obsoleta e limitante.
“Molte persone godono della penetrazione anale, compresi uomini e donne etero e la gamma di attività sessuali che includono il culo è vasta”, dice Jess O’Reilly, dottoressa sessuologa clinica canadese, autrice di numeri volumi di sessualità di coppia.

Ma spesso capita che siano pure le donne a temere il sesso anale maschile, forse per il timore che poi il loro uomo cambi orientamento.

Vi posso giurare che, per nessun motivo al mondo, sperimentare del sesso anale può far cambiare gusti sessuali a qualcuno. Né tantomeno è corretto dire che se un uomo trae piacere dal sesso anale sia gay.

Nessun atto sessuale o combinazione di atti determina se si sia eterosessuali o gay.

Chiaro? Non confondiamo il piacere fisico con l’amore: un sex toy dà piacere ma non amore, mentre mio figlio mi dà invece molto amore, ma nessun piacere… Semplice, no?

Fortunatamente le cose stanno cambiando, anche se lentamente, e molti uomini eterosessuali stanno imparando a massaggiare (o a mungere, come si dice in gergo) la prostata, in compagnia della loro innamorata o soli, a mani nude o con sex toys appositi. E se anche voi volete entrate a far parte del club dei mungitori di prostata, potete trovare qui ciò che vi manca da sapere.

 

Mito n°3: basta la penetrazione a far godere una donna

E i soldi crescono sugli alberi.
Adesso, non vorrei essere eccessivamente polemica, ma se solo il 30% delle donne gode e se fingere un orgasmo pare essere una delle tecniche sessuali maggiormente sviluppate in una donna, io se fossi un uomo un paio di domande me le porrei. Per intenderci, mi sentirei un poco Fantozzi e mi verrebbe il leggero sospetto che forse la semplice penetrazione non basta all’orgasmo…

La verità è che per una donna la penetrazione è il modo MENO semplice e immediato per raggiungere l’orgasmo: se si è impegnati in un rapporto sessuale ma si passa zero tempo a solleticare clitoride e perineo, le possibilità che la ragazza eiaculi sono davvero molto basse e indipendenti dalla dimensione del pene, dalle posizioni o dalle tecniche di spinta che si utilizzano.
Le donne in realtà hanno maggiore probabilità di raggiungere un orgasmo se la penetrazione è preceduta e accompagnata dall’uso di mani, lingua o sex toys. Non è solo una questione di tempi diversi tra uomo e donna, dipende anche dal fatto che le donne possono arrivare all’apice del piacere attraverso diversi tipi di sollecitazione, mentre per l’uomo la sollecitazione è sempre la stessa, se si escludono di casi di orgasmi da sesso anale passivo.
Una donna infatti può raggiungere l’orgasmo in differenti modi e sarebbe un vero peccato per entrambi non approfittarne. Per intenderci, le donne hanno in potenza questi tipi di orgasmi:
  • orgasmo clitorideo (attraverso stimolazione orale oppure manuale);
  • orgasmo del punto G (stimolazione della parte anteriore del terzo esterno, uno/due centimetri all’interno della vagina);
  • fusione di orgasmi (raggiungimento di un orgasmo clitorideo e un orgasmo del punto G nello stesso momento);
  • orgasmi multipli (situazione di eccitazione continua senza momenti di pausa. Generalmente, in questi casi, gli orgasmi provengono dal clitoride, ma esercitare anche una certa pressione sul punto G può essere di grande aiuto).

Quindi, prima di limitarsi al semplice orgasmo da penetrazione, perché non provate a dedicarvi pure ad altro? 

Mito n°4: i preliminari non servono

Se superate il fatto, sconcertante, lo so, che il sesso non è solo penetrazione dentro-fuori modello gorilla, ma qualcosa di più, converrete con me che i preliminari diventano qualcosa che sposta.

Riuscite a immaginare di avere un rapporto sessuale con un pene barzotto, floscio e senza erezione? Surreale, vero? Ecco, lo stesso vale per la donna.

L’importanza dei preliminari…

Già vi dissi che la clitoride è un organo erettile. Ricordate?

Ora vi dico che è bene scopare quando entrambi gli organi erettili sono eretti.

Per fare ciò è utile un cambio di mentalità, spostando l’attenzione da noi stessi, dai nostri desideri e dalle nostre sensazioni fisiche immediate all’altra persona: se si ripone tutta l’attenzione sessuale alla propria amante, scoprendo dove vuole essere toccata e come, dove la mano regala eccitamento e dove invece spegne i sensi, allora il sesso e il godimento che si hanno in cambio sono immensi. Se non avete mai provato fino ad ora a dedicarvi all’altra persona, i risultati in termini di durata complessiva del rapporto, eccitazione e intensità fisica dell’orgasmo di entrambi vi lasceranno senza parole.

Si tratta di sedurre il tuo partner e farlo stare bene. Il “sesso” inizia ben prima di ritrovarsi nudi, uno dentro l’altra. Iniziare solo a quel punto significa perdere un’enorme opportunità di giocare di anticipo aggiungendo eccitazione a eccitazione, cosa che rende tremendamente migliore tutto ciò che accade una volta che si è nudi.

Cosa ne pensate?
Qual è il vostro peggior preconcetto a letto?