Comunque son qui anche anche per darvi una mano pratica e allora ecco 5 consigli facili facili per iniziare.
1. Avete le mani? Usatele!
Che siate uomini o donne non importa: le vostre mani dovrebbero essere sempre occupate, tranne quando vi state sostenendo.
Passate il tempo a toccare e carezzare il vostro partner, non solamente sul sesso, ma anche intorno. Il pube, le cosce, l’addome, le natiche, la base della schiena, il perineo, l’ano (ricordatevene durante la doccia. E se vi chiede perché ve ne state occupando con tanta attenzione, rispondete che “dopo” avete intenzione di coccolarglielo/occuparvene/dedicarvici -scegliete voi l’espressione più accattivante per il vostro partner-). In questo rientrano a pieno titolo anche i testicoli o il clitoride, ma questi due soggetti meritano una trattazione dedicata (link ad altro articolo).
Ovviamente questo consiglio vale sempre, per qualsiasi pratica, e io ve lo ricorderò fino allo sfinimento!

Se non sai che fare delle tue mani, trasformale in carezze (Jacques Salomé)
CREDITS: immagine web
2. Avete gli occhi? Usate pure quelli
Non sottovalutate l’importanza del contatto visivo. Vi permetterà di capire i sentimenti del vostro partner, se si sente a suo agio e si sta divertendo.
Ha anche il potere di mantenere aperto un canale mentale tra i due partner, evitando che uno dei due si senta usato. Serve per tracciare un confine entro cui tutto è concesso e a liberare le potenzialità inespresse che tutti abbiamo. Guardate principalmente gli occhi del vostro partner, ma lasciate che il vostro sguardo vaghi libero sul suo corpo per tornare a posarsi sugli occhi, per conferma reciproca.

Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca (Frida Kahlo) CREDITS: Eugenio Carmi, consulente artistico stabilimento Italsider 1956/1965 – immagine da sito Fondazione Ansaldo
3. Ricordate lo scopo
Sarà la nostra cultura occidentale capitalista che ci porta a massimizzare il risultato minimizzando lo sforzo, ma ho notato che spesso si tende a seguire vie predefinite per far raggiungere il piacere a qualcuno.
Ecco, no! NO! NOOO!
Non si tratta di una passeggiata che se esci dal sentiero rischi di perderti. O meglio, sì! Ma il divertimento È perdersi! Se pensate che esista una via sola e che siate in un certo senso tenuti a seguirla perché la volta prima ha funzionato, vi state ingannando da soli.
La maniera più facile è cancellare l’orgasmo come obiettivo. Nostro e suo. L’obiettivo è -e deve rimanere sempre e solo- il divertimento reciproco. Divertitevi insieme. Riesce, cosi. Fidatevi!

Non tutti quelli che vagano sono persi (J.R.R. Tolkien)
CREDITS: Labirinto del Castello di Masino, sito FAI
4. Take your time
Non è una gara a tempo. Non vince chi viene prima.
Prendetevi il tempo di fare le cose per gradi e ricordatevi che uomini e donne hanno tempi di reazione fisiologicamente differenti. Inoltre ogni giornata è diversa e ogni giorno abbiamo bisogno e siamo in grado di dare cose diverse. Le fasi ormonali, che variano periodicamente sia nelle donne che negli uomini (ebbene sì, anche gli uomini hanno il ciclo…), predispongono il nostro corpo a stimolazioni diverse a seconda del momento.

Jesse Owens, nato il 12 settembre del 1913 e morto il 31 marzo del 1980, statunitense vinse per il suo Paese 4 ori ai Giochi Olimpici Estivi del 1936, tenutisi a Berlino.
Qui, mentre si esercita al villaggio olimpico di Doeberitz
CREDITS: Poto di Ullstein Bild via Getty Images
L’afflusso sanguigno alle zone interessate è fondamentale per il piacere, rende le parti più sensibili e reattive, ma per essere piacevole deve essere graduale e crescente. Partite quindi piano, per crescere di pari passo con la disinibizione e il divertimento.
Ma il contatto visivo serve anche a questo, a regolarsi sui tempi dell’altro.
5. Avete la lingua? Usatela!
Non solo per leccare. Ma anche per parlare.
Se vi trovate in un momento di stallo e di imbarazzo, parlate. Non dico di raccontare una barzelletta, ma quasi. Ricordatevi che state divertendovi!
Se il partner non ricambia i gesti iniziali, sembra bloccato o distante, fermatevi a chiedere lumi.

La lingua è magari un membro indisciplinato ‐ ma il silenzio avvelena l’anima (Edgar Lee Master)
CREDITS: http://immagini.4ever.eu/
Questo perché l’incertezza vostra si rifletterebbe su quello che fate. E quindi sul divertimento di entrambi.
Se la risposta è evasiva, imbarazzata o ancor più, assente, è il momento di giocare a carte scoperte, regalando al vostro partner una parte di voi che non mostrereste ad altre persone: una fantasia segreta, un timore covato a lungo, una brutta figura tra le lenzuola. Mostrategli/le la via per raggiungere la vostra parte privata e abbiate fede: se a qualcuno viene voglia di toccare la vostra anima, a stretto giro avrà pure voglia di toccare i vostri genitali…
Se invece la risposta è diretta e specifica, che aspettate? Prendetela come una fantastica occasione per imparare divertendovi e per aggiungere un repertorio prezioso al vostro bagaglio di esperienze e capacità.