Parafilia.
Attrazione sessuale per bambini. Il termine deriva dal greco antico παῖς (bambino) e φιλία (amicizia, affetto). Per individui adolescenti si parla invece di efebofilia o ebefilia.
In psichiatria la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella perversione sessuale da parte di un soggetto adulto verso persone che non sono ancora sessualmente mature. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi e oscilla generalmente tra gli 11 e 13 anni.
Nell’accezione comune, cioè al di fuori dall’ambito eminentemente psichiatrico, il termine ha un significato differente da quello letterale, venendo impiegato per indicare quegli individui che commettono con violenza atti sessuali su bambini o che commettono reati di tipo pedopornografico.
Questo secondo uso del termine è inesatto e può generare confusione. In psichiatria e criminologia pedofili e molestatori di bambini sono categorie non sovrapponibili. Tradotto: vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.