Insieme di aspettative, consuetudini e modelli sociali di come gli uomini e le donne si dovrebbero comportare in un dato periodo storico, in una data cultura.
Costituisce un insieme di caratteristiche culturalmente associate agli uomini e alle donne: sulla base delle norme culturali, ci si aspetta infatti che gli individui si comportino in maniera socialmente conforme al loro sesso biologico; e cioè, che i maschi agiscano in modi percepiti come mascolini e le femmine in quelli percepiti come femminili. L’insieme di caratteristiche che definiscono ciò che è appropriato per un maschio e ciò che è appropriato per una femmina è frutto di un insieme di comportamenti e aspetti, alcuni dei quali riguardano l’apparenza fisica, i gesti, la personalità. Ogni comportamento è quindi “tipicizzato” per genere e le culture e le società definiscono e mutano i criteri di appropriatezza. Nella nostra società, una donna corpulenta, con scarsa igiene personale, che beve alcol o che usa un linguaggio scurrile è probabilmente percepita come meno femminile di altre donne; analogamente, un uomo che gesticola eccessivamente, un uomo appassionato di moda o un uomo insicuro è probabilmente percepito come meno virile di altri uomini. Con il concetto “ruolo di genere” si intende tutto ciò che una persona dice o fa per mostrare di avere lo status di ragazzo o di uomo o, rispettivamente, di ragazza o di donna. Ciò include la sessualità nel senso dell’erotismo, ma non si limita ad essa. Il ruolo di genere viene valutato in relazione ai seguenti elementi: manierismi, comportamento, atteggiamento, preferenze negli interessi, argomenti scelti spontaneamente come temi di conversazione, commenti casuali, contenuto onirico, fantasie, pratiche erotiche e così via. La formazione del ruolo di genere avviene abitualmente in un periodo che va dai tre ai sette anni. La mascolinità e la femminilità possono essere interpretate su un continuum bipolare (un individuo esprime mascolinità a spese della femminilità e viceversa). Gli atteggiamenti e i comportamenti che deviano dagli stereotipi di maschio o femmina sono considerati inappropriati. Dagli studi empirici emerge che la società tollera maggiormente la deviazione dal ruolo di genere nelle donne piuttosto che negli uomini; questo atteggiamento è visibile nell’educazione da parte dei genitori in cui un bambino “femminuccia” è più rimproverato rispetto ad una bambina che fa il “maschiaccio”. Dunque il ruolo di genere è la percezione che il proprio comportamento e personalità siano conformi alle definizioni sociali di femminilità e mascolinità.