Da dove derivi di preciso il termine “dildo” nessuno per la verità lo sa.
Qualcuno dice che derivi dall’italiano diletto. Altri sostengono si tratti della storpiatura della parola dill, che significa cetriolo. Un’altra ipotesi è che la parola tragga le sue origini da due vocaboli inglesi, dil doul, che i linguisti dicono significhino letteralmente pene eretto.
Ora, io non so bene quale sia l’origine etimologica del termine, chi lo ha coniato per la prima volta e dove. Ma tutto sommato manco mi interessa, per l’uso che dobbiamo farne.
Però ‘sta canzoncina è proprio uno spasso e pensare a Maria Stuarda, severa Regina di Inghilterra, alle prese con un dill duol ha qualcosa di perverso ed eccitante al tempo stesso. Se non mi credete, agevolo foto della erotica Maria:

Anche le Regine amano i dill doul!
CREDITS: ritratto di François Clouet, dalla collezione Royal Collection Trust, UK
Mi sono quindi presa la briga di tradurvela, cosicché possiate farvi pure voi quattro risate.
Le rimostranze della cameriera per la mancanza di un Dil doul.
Questa ragazza tempo fa ha avuto una malattia che le cameriere chiamano la malattia verde:
Vorrei che trovasse un po’ di conforto, povera anima e (vorrei che) avesse il ventre riempito con una dozzina di Dildi.
A un nuovo motivo, chiamato Dil doul; o donne e vino.
Che i giovani uomini mi ascoltino se sono propensi all’allegria,
E ti racconterò una storia ti farà sorridere di un tipo di donna:
mentre meditava tutta sola la sentii sospirare, singhiozzare e gemere
per (avere) un dildo, un dildo, un dildo, (disse lei) nulla sono se non ho un dildo.
Perché sono una cameriera e una cameriera molto brava, ho sedici anni,
E dovrei ormai separarmi dalla mia testa di fanciulla se qualche bravo ragazzo avesse interesse a farlo con me:
Ma nessuno per me fin’ora ha mai mostrato un tale volontà, di giacere al mio fianco con lascivia e darmi una spinta
Con il suo dildo, dildo, dildo, quanto ero felice ero io, ecc.
Di notte quando vado a letto pensando di riposare,
Strane fantasie mi vengono in mente, prego per ciò che amo di più:
Perché conforto e piacere viene alle donne che hanno quella cosa così bella,
chiamata dildo, dildo, dildo
e io quindi ero felice, ecc.
La scorsa settimana ho camminato lungo lo Strand (una via di Londra, NdA), ho incontrato mia sorella, una bella ragazza,
L’ho gentilmente portata per mano e le ho posto questa domanda, se avesse tenuto ancora per sè la sua verginità,
o se questa fosse fuggita o se ne fosse andata a causa di un dildo, dildo, dildo
rendendola felice.
La ballata va avanti per altre nove o dieci strofe, a riprova che l’amor carnale è sempre stato qualcosa di serio e ricercato, alla faccia di quel che i moralisti di adesso voglion farci credere: un tempo certe cose non si facevano, ammoniscono puntandoci contro il ditino…