Tra tutte le possibili forme di petting e preliminari che conosco, il cunnilingus è sicuramente quella più diretta, intima e personale. Consiste nello stimolare con la bocca, le labbra e la lingua in particolar modo, i genitali femminili. A questo punto i libri riportano “genitali esterni”: io non condivido. La lingua, se ben addestrata, è capace anche di penetrare nella cavita vaginale, almeno nel primo tratto, donando un piacere che ve le scordate altrimenti.
Sfregamento, leccamento e suzione: queste le chiavi del piacere. È un gioco di accerchiamento progressivo, di teasing and denial (ossia di stimolazione e negazione del piacere), il cui obbiettivo è trasformare la frenesia dell’eccitazione in parossismo. In tutto questo la saliva come lubrificante gioca un ruolo importante, permettendo una stimolazione morbida, dolce e fluida che può essere combinata all’uso di un sex toy o della mano per raggiungere le porzioni più interne e profonde della vagina, quelle in prossimità della cervice.
Adesso vi racconto tutto quello che so e vediamo insieme come funziona.
Prima di iniziare
Prima di iniziare, vi faccio una domanda. E, mi raccomando, rispondete sinceramente perché ne va dell’utilità di questo articolo. Avete chiara chiara chiara l’anatomia femminile? Se vi chiedessi dove si trova il prepuzio in una donna, mi sapreste indicare la via per raggiungerlo?
Se vi sentite pure voi come Totò e Peppino alla ricerca del giusto indirizzo in un luogo sconosciuto, se vi manca qualche pezzo, o se qualcuno di essi si trova fuori posto, se confondete (ancora…) vagina con vulva o se quando dico Bartolini pensate agli spedizionieri e non alle ghiandole, ecco, fidatevi: avete bisogno di un ripasso.
Come dico sempre, vi trovate nel posto giusto! Qui trovate un bel bigino di anatomia e qui invece vi racconto tutto quello che vi serve sapere sullo squirting (cioè l’eiaculazione femminile).
Sapere come si chiamano le parti che compongono la vostra fimmina è utile, fa figo e non impegna. Detta altrimenti, il fatto che voi sappiate perfettamente cosa sia uno spinterogeno, ma ignoriate bellamente cosa siano, ma soprattutto a cosa servono, le ghiandole di Skene, non depone molto a vostro favore, né in termini di passione, né in termini di capacità. Del tipo, ma va sto qua: sarà più svogliato, ignorante o egoista? Visto che, se siete arrivati a leggere fin qui, è evidente che siete degli appassionati cultori della materia, non cadetemi su cose banali come il nome vero della patata. Ok?
Quindi ragazzi, se volete fare bella figura, stupitela! Dimostratele che conoscete come è fatta là sotto quasi quanto conoscete la vostra nuova bambina a due o quattro ruote. Sembra una banalità, ma son cose che galvanizzano, oh!
Che cos’è il cunnilingus?
Vuoto per pieno, il cunnilingus sta alla donna come la fellatio sta all’uomo. È il sesso orale per donne e consiste nella stimolazione orale (cioè con labbra e lingua) di vulva, perineo, clitoride e (apertura della) vagina.
Il termine deriva dal latino ed è dato dalla unione di due termini: cunnus, che significa vulva e lingere, che vuol dire leccare. Letteralmente significa quindi “leccare la vulva”. Ma in realtà è molto, molto di più.
Cunnilingus: tre indicazioni di massima
Adesso, con calma, vi racconto bene cosa ci piace che ci venga fatto, come e in che ordine. Più o meno, visto che non siamo macchine e ognuna funziona a capocchia sua.
Prima però vi dico tre cose che vi pregherei tanto tanto tanto di tenere a mente, indipendentemente dalla tecnica che avete intenzione di usare e dal tempo che deciderete di perderci.
La prima indicazione è tanto banale quanto spesso disattesa: ladies first! Stiamo parlando di preliminari, quindi di riscaldamento prima di passare alla pratica vera e propria. Ecco, le donne, questo lo sanno anche i sassi ormai, hanno tempi diversi rispetto agli uomini. Per chi mastica qualcosa di fisica termotecnica, abbiamo una diversa inerzia termica… Tradotto per quelli che prediligono il fisico alla fisica: le donne si riscaldano più lentamente, ma tendono a trattenere quel calore più a lungo, ridandolo all’esterno in un arco di tempo più prolungato. Le donne durante la pratica sessuale sono infatti in grado di godere più volte, con orgasmi multipli ripetuti, mentre a un uomo serve tempo per riaccendersi dopo la prima eiaculazione.
Concentrarsi sulla donna all’inizio molto semplicemente allunga la durata dell’atto sessuale. Aumenta inoltre l’eccitazione della vostra amante, regalando ad entrambi una esperienza coinvolgente e gratificante. Poi fate voi, se volete fare i conigli partite da voi stessi e dal vostro piacere, ma poi non stupitevi se vostra moglie è nervosa: l’avete stuzzicata e provocata sessualmente, ma poi non l’avete soddisfatta. Se invece Sting lo scopatore tantrico è il vostro mito, vi suggerisco di cuore di iniziare da lei…
Il secondo consiglio che mi sento di darvi dal cuore è di usare un Dental Dam o un suo surrogato (la pellicola alimentare va bene, ma attenti a non romperla) se non avete certezze mediche circa la vostra compagna di giochi. Certo, non è la stessa cosa che andare naked, ma prendersi una MST (Malattia Sessualmente Trasmissibile) è un lampo e guarire non è sempre possibile. Quindi, se l’astensione non fa parte del vostro pacchetto di gioco, che ne faccia parte almeno la prevenzione. Poi, ad analisi fatte, potete pure sbracare e scambiarvi ogni fluido corporeo secondo quanto più vi garba.
La terza cosa è più una accorata richiesta di donna che un consiglio vero e proprio: quando state praticando del sesso orale a una ragazza, afferrateci fianchi e natiche per guidarci e trattenerci. Dico trattenerci non a caso, ma perché è dal mio personale punto di vista, uno dei trucchi che dovete imparare: se l’eccitazione è intensa, l’istinto di una donna è di ritirare il bacino e interrompere la fonte del piacere. Istinto però pessimo e sciocco, da contrastare con dolce fermezza se il vostro scopo e intento è farle raggiungere un orgasmo con squirting finale. Chiaro?
Fateci cioè sentire che avete la situazione in mano e che siete voi a guidare le danze. A meno che, ovvio, non siamo noi a sederci sul vostro volto afferrandovi i capelli: in tal caso mi par chiaro che stiamo guidando noi e che non abbiamo –almeno per il momento- alcuna intenzione e neppure l’istinto di staccarci dalla fonte di piacere. Lasciateci guidare e fidatevi. In tutti gli altri casi, metteteci intenzione e controllo!
Ora, fatte le debite premesse entriamo nel vivo dell’argomento. Vi annuncio già che non esaurirò la materia tutta in questo post, quindi preparatevi a un seguito. Più o meno funzionerà così: nella parte uno vi racconterò come arrivare alle porte del paradiso facendola diventare matta, nel post successivo vi spiegherò come entrare nell’antro delle meraviglie e come risvegliare e stimolare la clitoride per portarla a un passo dalla perdizione e nella terza e ultima parte parleremo di rimming, cioè di anilingus, sia come pratica a se stante (perché merita davvero!), sia come azione propedeutica ad un rapporto sessuale anale. Che, posso assicurarvi, lei vi implorerà di avere (o provare per la prima volta) se voi sarete abbastanza LENTI ed ESASPERANTI da farle dimenticare ciò che la mamma le aveva insegnato a suo tempo sui rapporti anali.
Siete pronti?
Allora continuate a seguirci e, se avete domande, dubbi o suggerimenti, scriveteci!