Disclaimer: questo è un articolo per sol* amanti del cazzo.

Sono graditi (meglio, richiesti) suggerimenti e commenti da parte dei riceventi, allo scopo di perfezionare la tecnica. Astenersi perdigiorno.

Come abbiamo più volte detto, il divertimento è fondamentale nel sesso come nella vita. Ma come in ogni altra attività, dallo sci agli scacchi, dal golf al giardinaggio, prima di divertirsi occorre imparare e padroneggiare almeno un poco le nozioni base.

Un uomo è due persone, sé stesso e il suo cazzo. Un uomo porta sempre il suo amico alle feste. Dei due, l'amico è più simpatico, perché è più spontaneo nel manifestare i suoi sentimenti (Beryl Bainbridge) Nella foto, un'opera di Jamie McCartney, Muro di peni, realizzata insieme a "The Great wall of vaginas", 2014 CREDITS: http://jamiemccartney.com/

Un uomo è due persone, sé stesso e il suo cazzo. Un uomo porta sempre il suo amico alle feste. Dei due, l’amico è più simpatico, perché è più spontaneo nel manifestare i suoi sentimenti (Beryl Bainbridge)
Nella foto, un’opera di Jamie McCartney, Muro di peni, realizzata insieme a “The Great wall of vaginas”, 2014
CREDITS: http://jamiemccartney.com/

Quando si tratta di sesso maschile la prima cosa da fare è prendere confidenza con il pene del vostro partner. Non commettete l’errore di pensare “visto uno, visti tutti”. La natura ha regalato al pene una certa varietà di foggia, colore e consistenza: può infatti variare dal panna chiaro, al rosa cipria, al nocciola fino al marrone scuro cioccolato e questo non è direttamente collegato al colore del resto della pelle della persona.

La forma pure cambia: può restringersi in punta per andare ad allargarsi verso la base. Oppure presentarsi come un cilindro pressoché uniforme, mantenendo invariato lo spessore per tutta la sua lunghezza. Può andare su dritto come un fuso o presentare una o più curve, più o meno marcate.

Può darsi che anticamente l'uomo avesse più organi sessuali: tre piselli, da cui la famosa frase: "Che cazzo vuoi?" (Roberto Benigni - E l'alluce fu, 1996) CREDITS: immagine dal web

Può darsi che anticamente l’uomo avesse più organi sessuali: tre piselli, da cui la famosa frase: “Che cazzo vuoi?” (Roberto Benigni – E l’alluce fu, 1996)
CREDITS: immagine dal web

Parleremo in maniera più dettagliata delle differenti forme del pene qui, dove vi illustreremo -per ciascuna forma- punti di forza e aspetti che dovete tenere a mente per sfruttare al massimo il sex toy che la Natura, in tutta la Sua infinita saggezza e bontà, ha dato in comodato gratuito al vostro partner.

Anche la lunghezza non è costante: oscilla dai 7/8 cm fino ai 30 e varia in maniera notevole da soggetto a soggetto tra la posizione di riposo e quella eretta.

Lunghezza dei peni in Europa
CREDITS: immagine grafica realizzata da TargetMap per http://medicinaonline.com

Tradotto: non è possibile prevedere la lunghezza di un pene vedendolo a riposo.

Avete solo tre certezze: la prima è che non diverrà MAI più corto.

La seconda è che, all’interno di questo range di dimensioni “7-30”, un pene è in grado di darvi piacere infinito, proporzionale SOLO alla complicità tra i partner, alla loro voglia di passarsela bene e alla loro capacità oggettiva.

La terza è che il pene del vostro compagno di giochi è sicuramente unico. Quindi, prima di ogni cosa, sarebbe cosa saggia farci conoscenza senza essere frettolose. Prendetevi tutto il tempo che volete per osservarlo, studiarne le proporzioni, la consistenza della pelle, le pieghe, i nei, la presenza e la posizione dei peli.

Annusatelo. L’olfatto tra i 5 sensi è quello che maggiormente ci riporta alla nostra natura animale. I bambini quando nascono hanno ridotte capacità visive che si acuiscono durante i primi mesi di vita e utilizzano quindi prevalentemente l’olfatto per riconoscere la madre.

Non va più via l'odore del sesso che hai addosso si attacca qui all'amore che posso che io posso E ci siamo mischiati la pelle, le anime, le ossa ed appena finito ognuno ha ripreso le sue Luciano Ligabue - L'odore del sesso CREDITS: Immagine tratta da un vecchio spot americano degli anni '80

Non va più via l’odore del sesso che hai addosso
si attacca qui all’amore che posso che io posso
E ci siamo mischiati la pelle, le anime, le ossa
ed appena finito ognuno ha ripreso le sue
Luciano Ligabue – L’odore del sesso
CREDITS: Immagine tratta da un vecchio spot americano degli anni ’80

Anche voi come un bambino imparate a riconoscere l’odore del vostro partner, oltre che le sue forme: nella vostra mente si formerà il binomio tra l’odore del suo sesso e il piacere procurato e ricevuto dal sesso. Questo fungerà in futuro da pulsante di accensione per voi e la vostra eccitazione. Annuserete il vostro uomo e in voi riemergerà il ricordo di quelle azioni e di quel piacere, il calore di quei momenti e il desiderio di riviverli.

Proprio come successe a Proust con le madeleines di sua mamma:

[…] Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva? Che senso aveva? Dove fermarla […] Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più… ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce. […] All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

(Marcel Proust, Dalla parte di Swann)

E, perché no, dategli un nome, esattamente come si fa con gli amici. Perché amici siete. E compagni di giochi. E parlategli… Scoprirete che probabilmente vi verrà più facile chiedere al vostro nuovo amico certe cose particolari. E se vi verrà da ridere, bene! In fondo siete lì proprio per divertirvi insieme, mica per essere tristi o preoccupate. Visto che qui siamo tra amici, mi sento in vena di confidenze e vi dico che quello di mio marito si chiama Cazzabbuffo (sì, avete letto bene, con tutte queste doppie, perchè lui è “diggiù”, come ama definirsi), oppure “Leone Marino” quando intendo gratificare particolarmente il suo ego. Come potete immaginare, le risate, ogni tanto, ci scappano…

Qui abita la felicità! Hic habitat felicitas Motto latino vergato su una parete di un edificio di Pompei. La supposizione iniziale che si trattasse di un lupanare (tradotto: bordello) ha lasciato il posto alla certezza che la frase era solita essere incisa sui muri domestici come simbolo di buon auspicio. Insomma: il pene porta bene! CREDITS: immagine web

QUI ABITA LA FELICITÀ!
Hic habitat felicitas
Motto latino vergato su una parete di un edificio di Pompei. L’idea iniziale che si trattasse di un lupanare (cioè di un bordello) ha lasciato il posto alla certezza che la frase era solita essere incisa sui muri domestici come simbolo di buon auspicio.
Insomma: il pene porta bene!
CREDITS: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Bible_Museum_-_Bordellzeichen.jpg

Se non siete sicure di come tutta questa esplorazione potrà farlo sentire, preannunciategli una qualche ricompensa se vi permetterà di guardarglielo e studiarglielo a lungo. E ricordate anche che in questo caso NON vale la regola della mamma: guardare e non toccare. In questo caso siete libere di guardare e toccare finché ne avete voglia e bisogno.

Che dovreste essere tutti e due nudi non ve lo dico, ma lo possiamo dare per scontato. Certo, a meno che non stiate giocando al dottore. Allora non metto bocca…

Se siete pronti alla vostra prima, semiseria, lezione di anatomia maschile, seguiteci. Vi parleremo dell’anatomia del visibile e dell’invisibile e di come far buon uso di tutta quella preziosa mercanzia nascosta!

 


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